La governance delle aziende sanitarie. Strutturare e implementare il cruscotto direzionale

GABRIELE COPPA

Direttore UOC Sviluppo Strategico ed Organizzativo, ASL Rieti

EMMA GIORDANI

Responsabile Campagna Vaccinale e Direttore UOC Politica del Farmaco e dei Dispositivi Medici, ASL Rieti

LAURA ANTONELLA IACOVELLA, FRANCESCO COLAVITA
UOC Sviluppo Strategico ed Organizzativo, ASL Rieti
 

Riassunto: La complessità delle organizzazioni sanitarie moderne impone una governance attenta alla misurazione e alla valutazione di ogni linea d’attività aziendale, oltre che un occhio attento e costante agli out come e alla sostenibilità. Il concetto di reddito e di margine operativo lordo possono essere assunti quali indicatori sintetici del grado di equilibrio nelle aziende orientate al mercato. Per le aziende sanitarie, contraddistinte da una finalità istituzionale orientata nel creare valore attraverso l’erogazione di servizi di prevenzione, di assistenza e di cura, diventa maggiormente complicato misurare il proprio valore utilizzando esclusivamente le grandezze economiche. Piuttosto che valutare la performance attraverso una diretta correlazione al “ricavo” diviene necessario focalizzare l’attenzione verso il concetto di “costo”, cercando di incrementare (a parità di qualità e di impiego delle risorse) il numero di prestazioni erogate, stressando il concetto di efficienza operativa.

     Diviene indispensabile, per il governo dei processi, la costruzione e l’implementazione di un cruscotto di monitoraggio delle prestazioni e/o dei servizi erogati (performance). La realizzazione di indicatori che vedono miscelare grandezze economiche e performance aziendali consente di misurare l’efficienza operativa delle singole aree di produzione.

Tag: cruscotto direzionale, contabilità analitica, transfer price, livelli assistenziali, efficienza operativa

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