La prevenzione nel contrasto alle diseguaglianze di salute

 

Edoardo D’Ippolito
Medico Specialista in Igiene e Medicina Preventiva

Gianmarco Troiano
Specializzando in Igiene e Medicina preventiva, Univ. degli Studi di Siena

Nicola Nante
Professore ordinario di Sanità Pubblica, Resp. Laboratorio Programmazione e Organizzazione Servizi Sanitari, Univ. degli Studi di Siena

Riassunto: Le “disuguaglianze di salute” sono disuguaglianze evitabili tra gruppi di persone all’interno di un Paese o tra Paesi differenti. Negli ultimi decenni si è assistito al netto e costante miglioramento della salute della popolazione italiana: l’aspettativa di vita è aumentata, la mortalità si è ridotta così come la morbosità. Tuttavia, non tutti i cittadini hanno beneficiato allo stesso modo di questi progressi: continuano infatti a persistere importanti differenze negli esiti di salute dei vari gruppi sociali. Tali disuguaglianze sono di per sé ingiuste e non etiche e devono essere contrastate: per ridurre le conseguenze delle disuguaglianze sociali sulla salute occorre intervenire con azioni e politiche, sanitarie e non, capaci di interrompere i vari meccanismi che le innescano. Il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, rispetto al precedente, ha dato formalmente un deciso impulso alla programmazione di interventi di prevenzione orientati al contrasto alle disuguaglianze (CAD) da parte delle regioni portando a un sensibile miglioramento della programmazione della prevenzione per il contrasto alle disuguaglianze di salute, segno di una volontà politico-sanitaria effettivamente tradotta in azioni programmatorie.

Parole chiave: Prevenzione, Disuguaglianze di salute, Piano nazionale della Prevenzione, Equità, Programmazione sanitaria

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