Le nuove frontiere della riabilitazione in Italia con l’approccio bio-psico-sociale (*)

 

MARIA VELLA
Docente in Economia e gestione del Terzo settore (Università degli studi di Siena) ed ideatore e Direttore del Master LET’S GO UNISI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

SALVATORE FACCIORUSSO
Dirigente medico a Villa Beretta (LC), specialista in Medicina fisica e riabilitativa

 

Riassunto: La riabilitazione, nell’ottica multidisciplinare bio-psico-sociale oltre a sostenere il raggiungimento dei livelli massimi di autonomia fisica e sociale è volta a promuovere il benessere psichico e la più ampia espressione della vita relazionale ed affettiva del malato. La riabilitazione ha quindi perso la precedente accezione di un’azione sanitaria in grado di intervenire solo sulla specifica disabilità ed esprime un processo interattivo che si propone di sviluppare o rieducare le funzionalità globali dell’individuo e le sue potenzialità di crescita personale nell’ottica di una reale integrazione sociale, rafforzando la cultura dell’emancipazione del malato (empowerment) cioè del suo coinvolgimento nelle decisioni riguardanti la propria salute e la guarigione. Tutto ciò solo da un punto di vista teorico e, dalla constatazione dei risultati provenienti dall’evidenza empirica, si sono avanzate alcune proposte tra cui l’avvio in Italia di un Master universitario in riabilitazione fisiatrica bio-psico-fisica con il coinvolgimento di università (per la parte teorica) e formativa (con stage nei centri riabilitativi italiani di eccellenza) sulla falsariga dell’unico Master concepito in tal senso (multidisciplinare) in Europa, il Master in Physioterapy LUNEX University (Lussemburgo, Master in fisioterapia, Università LUNEX, lunex-university.net).

Parole chiave: ICF, approccio bio-psico-sociale, riabilitazione multidisciplinare, empowerment

Registrati per leggere il seguito...