Ottimizzazione del percorso del lattante a rischio bronchiolite da Virus Respiratorio Sinciziale


MARIA GABRIELLA DE LUCA
Direttore UOC TIN con Neonatologia-Nido AORN A. Cardarelli

STEFANIA DE SIMONE
Ricercatore di Organizzazione Aziendale, Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo, CNR Napoli

MARIA TRIASSI
Prof. Ordinario di Igiene, Dip. Sanità Pubblica, Università degli Studi di Napoli Federico II


 Riassunto: L’attività di prevenzione è parte fondamentale della salute pubblica e ancor più in età pediatrica. La profilassi della bronchiolite da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) è raccomandata dalle linee guida della Società Italiana di Neonatologia per particolari categorie di lattanti a rischio (prematuri, cardiopatici, broncodisplasici). Per la prevenzione delle infezioni da VRS, si utilizza il farmaco palivizumab, un anticorpo monoclonale che viene prescritto dal reparto di degenza all’atto della dimissione del lattante a rischio. Il farmaco, inizialmente in fascia H e somministrato in centri ospedalieri identificati ad hoc, è passato in fascia A con piano terapeutico, con conseguenti criticità sia per la distribuzione del farmaco, ad opera delle farmacie ospedaliere e territoriali, sia per l’esecuzione della fiala intramuscolo (pediatri o centro prescrittore?).
     Il presente lavoro è una proposta progettuale di ridefinizione del percorso del lattante a rischio di bronchiolite da VRS, alla luce dell’esperienza della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento. Presso la TIN, già centro di riferimento per Benevento e provincia; è stato infatti attivato un ambulatorio dedicato con un neonatologo responsabile, preposto a stilare una lista dei bambini “candidati” alla immunoprofilassi residenti nella provincia di Benevento, a mantenere i contatti con i rispettivi pediatri di base e le farmacie distrettuali di competenza e ad eseguire la somministrazione della fiala intramuscolo. Gli obiettivi specifici del progetto sono stati: informare i pediatri di base per avere una copertura ottimale; coordinare i contatti con le farmacie al fine di ordinare il giusto quantitativo di fiale; fornire un riferimento alle famiglie per ridurre i disagi.
     Il progetto, avviato nel 2017, è in corso di sperimentazione presso la TIN suddetta, con risultati soddisfacenti in termini organizzativi e di contenimento dei costi sanitari. Su 35 pazienti arruolati, 34 risultano aver completato il ciclo di immunoprofilassi e solo uno, cardiopatico, non ha completato il ciclo per intervento neurochirurgico di emergenza. Si è avuto un notevole risparmio economico conseguente al ridotto consumo di fiale e, inoltre, dal feedback dei professionisti coinvolti (pediatri e farmacisti), così come dai genitori dei pazienti, è emerso un miglioramento della qualità percepita.

Abstract: Prevention is a fundamental part of public health and even more so in the pediatric age. The prophylaxis of respiratory syncytial virus bronchiolitis (RSV) is recommended by the guidelines of the Italian Society of Neonatology for particular categories of infants at risk (premature, cardiopathic, bronchodysplastic). For the prevention of RSV infections, the drug palivizumab is used, a monoclonal antibody that is prescribed by the ward upon discharge of the infant at risk. The drug, initially in range H and administered in hospital centers identified ad hoc, has moved to range A with a therapeutic plan, with consequent critical issues both for the distribution of the drug, by hospital and local pharmacies, and for the execution of the vial intramuscular (pediatricians or prescriber center?).
This work is a project proposal to redefine the path of the infant at risk of RSV bronchiolitis, in the light of the experience of the Neonatal Intensive Care (NICU) of the Rummo Hospital of Benevento. At the TIN, already a reference center for Benevento and the province, a dedicated clinic was activated with a responsible neonatologist, in charge of drawing up a list of “candidate” children for immunoprophylaxis residing in the province of Benevento, to maintain contact with their respective basic pediatricians and the district pharmacies of competence and to manage the intramuscular vial. The specific objectives of the project were: to inform primary care pediatricians in order to have optimal coverage; coordinate contacts with pharmacies to order the right quantity of ampoules; provide a reference to families to reduce inconvenience.
The project, launched in 2017, is being tested at the aforementioned TIN, with satisfactory results in terms of organization and containment of healthcare costs. Out of 35 enrolled patients, 34 have completed the course of immunoprophylaxis and only one, cardiopathic, has not completed the course for emergency neurosurgery. There was a considerable economic saving due to the reduced consumption of vials and, moreover, from the feedback of the professionals involved (pediatricians and pharmacists), as well as from the patients' parents, an improvement in the perceived quality emerged.

Tag: percorso organizzativo, lattante a rischio, bronchiolite, terapia intensiva

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