Mondo Sanitario - n.09 - Ottobre - 2010
2. STUDI E RICERCHE
Parole Chiave:
Nell’articolo viene descritto il percorso di progettazione, realizzazione ed organizzazione del Punto Prelievi Unico (PPU) della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (A.O.U. Senese). Questa moderna struttura, attiva dall’11 giugno 2008, nella sua concezione innovativa si distingue nel panorama sanitario nazionale per le caratteristiche di efficacia, efficienza ma soprattutto umanizzazione. La scelta operata all’interno della A.O.U. Senese è stata quella di affrontare e controllare le problematiche della fase preanalitica, procedendo secondo una “visione per processi”, creando una nuova organizzazione di accesso alla diagnostica di laboratorio che ottimizzasse le risorse a disposizione e rispondesse ai bisogni dell’utenza. Durante tutto lo svolgimento del progetto è stato valorizzato al massimo l’apporto delle professioni sanitarie, attraverso il coinvolgimento in prima persona degli operatori sanitari e l’incentivazione alla diretta gestione delle aree di loro competenza. Il progetto è un esempio di come proprio la fase preanalitica, tradizionalmente considerata uno dei momenti più problematici e ricchi di criticità di tutto il processo di laboratorio, in questo caso, abbia rappresentato una importante opportunità di crescita per i professionisti sanitari.
2.4 Il Punto Prelievi Unico della A.O.U. Senese: un progetto tra efficacia, efficienza ed umanizzazione
M. Venturini, C. Scapellato, C. Russo, D. CiuffiParole Chiave:
Nell’articolo viene descritto il percorso di progettazione, realizzazione ed organizzazione del Punto Prelievi Unico (PPU) della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (A.O.U. Senese). Questa moderna struttura, attiva dall’11 giugno 2008, nella sua concezione innovativa si distingue nel panorama sanitario nazionale per le caratteristiche di efficacia, efficienza ma soprattutto umanizzazione. La scelta operata all’interno della A.O.U. Senese è stata quella di affrontare e controllare le problematiche della fase preanalitica, procedendo secondo una “visione per processi”, creando una nuova organizzazione di accesso alla diagnostica di laboratorio che ottimizzasse le risorse a disposizione e rispondesse ai bisogni dell’utenza. Durante tutto lo svolgimento del progetto è stato valorizzato al massimo l’apporto delle professioni sanitarie, attraverso il coinvolgimento in prima persona degli operatori sanitari e l’incentivazione alla diretta gestione delle aree di loro competenza. Il progetto è un esempio di come proprio la fase preanalitica, tradizionalmente considerata uno dei momenti più problematici e ricchi di criticità di tutto il processo di laboratorio, in questo caso, abbia rappresentato una importante opportunità di crescita per i professionisti sanitari.