Mondo Sanitario - n.03 - Marzo - 2015
1.1 La Casa della Salute: la nuova realtà territoriale
S. Fraioli, I. MastrobuonoParole Chiave:
La Regione Lazio, negli ultimi anni, ha intrapreso un nuovo percorso nel tentativo di riordinare il Servizio sanitario regionale, procedendo alla riorganizzazione dell’offerta ospedaliera e territoriale, al fine di ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso e i ricoveri ripetuti in ospedale. Per troppo tempo l’assistenza territoriale è stata considerata di “fascia B” rispetto alle cure ospedaliere poiché il territorio manca di una propria identificazione e di una standardizzazione. La volontà è quella di migliorare le cure primarie ed intermedie e rinforzare la rete di assistenza sanitaria e socio-sanitaria per dare un’adeguata risposta ai bisogni della cittadinanza; è fondamentale, e lo sarà sempre di più, trasferire sul territorio la gestione delle patologie croniche e delle piccole urgenze che, tuttora, trovano risposta inappropriata nell’ospedale per acuti. Attualmente l’ospedale si fa carico di circa il 30% della cronicità in regime di ricovero e cure, con uno spreco di risorse economiche ed umane. La sfida della Regione è quella di creare una rete di strutture territoriali, chiamate “Case della Salute”, modellate come veri e propri “vestiti su misura” per bisogni locali del territorio di riferimento, direttamente collegate tra di loro e con gli ospedali pubblici, che riesca ad effettuare la cosiddetta “presa in carico proattiva” degli utenti. La realizzazione e l’utilizzo dei percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali (PDTA) rispondono perfettamente a questa volontà di cambiamento. Il lavoro è stato realizzato nell’ambito dei project work del Master Universitario di secondo livello EMPHA, organizzato dall’Area Pubblica Amministrazione e Sanità della LUISS Business School.