La formazione manageriale in sanità e l’apprendimento riflessivo

STEFANIA DE SIMONE
Ricercatore di tipo B (RTDB) di Organizzazione Aziendale, Dipartimento di Scienze Politiche, Università degli studi di Napoli Federico II

Riassunto: Le sfide del sistema sanitario, determinate dal periodo emergenziale pandemico, richiedono agli operatori sanitari, oltre alla conoscenza clinica, il rafforzamento di capacità gestionali, relazionali e il saper conciliare logica medica e manageriale. Occorre formare figure professionali capaci di innovare, creare in tempi brevi le migliori condizioni organizzative e portare verso i pazienti servizi resi possibili dalle nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche, nella consapevolezza che l’obiettivo della formazione manageriale è di sviluppare, in coloro che occupano ruoli apicali nel governo della sanità, conoscenze e competenze che aiutino a individuare ipotesi di innovazione, nonché di gestione ottimale dell’esistente.
     La formazione manageriale attiva processi di apprendimento che impegnano i professionisti sanitari nella riflessione e ri-progettazione di alcune delle loro attività, quali sviluppare relazioni e ridefinire processi. In una dinamica interattiva di integrazione di saperi e professionalità, le lezioni ad opera dei docenti trasferiscono conoscenza ai discenti, a loro volta portatori di conoscenze manageriali, cliniche ed amministrative. La formazione manageriale di medici e personale sanitario è la dimensione privilegiata in cui il sistema sanitario si analizza e si sviluppa. È nella riflessività sul suo operato che il professionista sanitario può formarsi per sperimentare progetti di miglioramento, apprendere e sviluppare capacità relazionali, indispensabili per l’organizzazione dei servizi di cura in rete.

Parole chiave: capacità manageriali, formazione, professionisti sanitari, apprendimento

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