Mondo Sanitario - n.07-08 - Lug-Set - 2013
1. Analisi e Commenti
Parole Chiave:
L’Autore presenta un’interessante riflessione sugli ospedali classificati (OC) - ambito nel quale si è svolta gran parte della sua attività lavorativa e professionale - articolando il percorso nelle seguenti tappe:
- “la storia e la legislazione sanitaria” che occupa la parte più corposa e, oltre ai riferimenti normativi, è stato utilizzato a piene mani il puntuale e prezioso riepilogo che Giovanni Di Lauro ha pubblicato sul sito dell’ANMIRS (l’associazione
sindacale dei medici degli ospedali classificati) nonché un articolo scritto dall’A. per Organizzazione Sanitaria dieci anni fa (con Fra Marco Fabello, dei Fatebenefratelli e Mario Greco) ed uno più recente, nel maggio scorso su About Pharma & MD;
- “le criticità attuali” (con particolare riferimento al Lazio), che sono soprattutto nodi irrisolti sulla natura dell’equiparazione e ruolo degli OC nella rete dei servizi del Ssr. La questione ha l’andamento del movimento del pendolo, tra due limiti estremi: essere come il pubblico da un lato ed essere privato tout court dall’altro;
- “oltre Tevere” di pari passo all’evoluzione del Ssn “laico” (con le diverse edizioni del 502 ed il procedere della regionalizzazione), cambia l’atteggiamento della Chiesa Cattolica, non con riferimento alla “sanità di Dio”, inteso come sistema parallelo gestito dal Vaticano, ma ad alcuni documenti pontifici di Benedetto XVI, come l’enciclica “Deus Caritas est” e il motu proprio “Intima Ecclesiae Natura” o alla riflessione della CEI sulla sanità cattolica, culminata nel convegno del 1° giugno scorso;
- infine il quadro “Eppur si muove”, se (guardando ancora a Roma), si faccia riferimento alla vicenda dell’IDI-S. Carlo, del Regina Apostolorum di Albano Laziale e, infine, Cristo Re. Tre storie, tre esperienze e il mondo degli OC che cambia.
1.1 Il punto sugli Ospedali Classificati
M. NonisParole Chiave:
L’Autore presenta un’interessante riflessione sugli ospedali classificati (OC) - ambito nel quale si è svolta gran parte della sua attività lavorativa e professionale - articolando il percorso nelle seguenti tappe:
- “la storia e la legislazione sanitaria” che occupa la parte più corposa e, oltre ai riferimenti normativi, è stato utilizzato a piene mani il puntuale e prezioso riepilogo che Giovanni Di Lauro ha pubblicato sul sito dell’ANMIRS (l’associazione
sindacale dei medici degli ospedali classificati) nonché un articolo scritto dall’A. per Organizzazione Sanitaria dieci anni fa (con Fra Marco Fabello, dei Fatebenefratelli e Mario Greco) ed uno più recente, nel maggio scorso su About Pharma & MD;
- “le criticità attuali” (con particolare riferimento al Lazio), che sono soprattutto nodi irrisolti sulla natura dell’equiparazione e ruolo degli OC nella rete dei servizi del Ssr. La questione ha l’andamento del movimento del pendolo, tra due limiti estremi: essere come il pubblico da un lato ed essere privato tout court dall’altro;
- “oltre Tevere” di pari passo all’evoluzione del Ssn “laico” (con le diverse edizioni del 502 ed il procedere della regionalizzazione), cambia l’atteggiamento della Chiesa Cattolica, non con riferimento alla “sanità di Dio”, inteso come sistema parallelo gestito dal Vaticano, ma ad alcuni documenti pontifici di Benedetto XVI, come l’enciclica “Deus Caritas est” e il motu proprio “Intima Ecclesiae Natura” o alla riflessione della CEI sulla sanità cattolica, culminata nel convegno del 1° giugno scorso;
- infine il quadro “Eppur si muove”, se (guardando ancora a Roma), si faccia riferimento alla vicenda dell’IDI-S. Carlo, del Regina Apostolorum di Albano Laziale e, infine, Cristo Re. Tre storie, tre esperienze e il mondo degli OC che cambia.